Sul piano della morale e del costume, il “twist” non
presenta caratteristiche molto diverse dal “rock and roll”, dalla “raspa”, dal
“cha-cha-cha” e dalle altre diaboliche danze che esplodono sulla scena del
mondo, dai ruggenti anni trenta ai giorni nostri. Personalmente posso non essere d’accordo su
tutto un cerimoniale che ricorda gli antichi riti tribali. Ci sono però degli psicologi, i quali
sostengono che i giovani, con queste danze sfrenate, liberano quella
aggressività che altrimenti li spingerebbe a compiere azioni antisociali. Non sono d’accordo neppure su questo
punto. Credo, invece, sia necessario e
utile affrontare il problema da un punto di vista eminentemente medico. Gli incontrollati, frenetici movimenti del
“twist” rappresentano un serio pericolo per la salute. In Inghilterra, il dottor Cyriex, docente di
fisioterapia all’Università di Londra, ha dichiarato che il “twist” è
responsabile dei numerosissimi casi di ernia al disco diagnosticati in questi
ultimi tempi. Ed ecco le precise parole
del dotto Cyriex: «il “twist” interessa le ossa e le giunture del bacino e
della colonna vertebrale. Nelle
frenetiche rotazioni le giunture vengono spinte avanti e indietro. E questo può provocare danni molto
seri». Il “twist” è perciò
assolutamente sconsigliabile, soprattutto ai giovanissimi la cui struttura
ossea non è ancora perfettamente formata.
Dottor Pietro Manzini, “Le Ore” (18 gennaio 1962)
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