[…] Sono stati autorizzati contratti per oltre 200 milioni
di dollari – in anticipo sulla spesa complessiva calcolata in venti miliardi di
dollari – per i razzi Saturno e per la capsula Apollo.
E’ stato stabilito il 1968 come possibile data dell’impresa. […] Cresce la convinzione che gli Stati Uniti […] vi riusciranno prima dell’Unione Sovietica. […] Perché? […]
In un’economia che ha molti settori deficitari, i dirigenti sovietici sembrano costretti a una scelta tra “razzi o trattori”. […] Un’occhiata all’accelerato programma lunare degli Stati Uniti mostra quanto siano elevati gli stanziamenti disposti, e spiega forse perché i Sovietici non vogliono o non possono disporre degli uomini e dei mezzi necessari a conquistare la vittoria. […] Circa 435.000 persone fra uomini e donne – ingegneri e tecnici, operai e impiegati – saranno mobilitati nell’ambito della NASA e dell’industria privata. Alla fine la miriade d’attrezzature interesserà almeno 10.000 ditte.
[…] “Anche senza la gara fra Est e Ovest” dice Holmes (capo del programma lunare della NASA) “ credo che l’America vorrebbe arrivare ugualmente sulla Luna. Il periodo che viviamo è simile all’inizio della rivoluzione industriale”. […] i benefizi tecnologici accessori che sorgono dal programma spaziale attraverso la creazione di nuove industrie e di nuovi servizi [….] sono tanto evidenti che alcuni commentatori sono arrivati a dire che se non ci fossero i Russi, come rivali, bisognerebbe inventarli.
Naturalmente, se le due parti in gara si mettessero insieme e dividessero tra loro l’immane costo, ci sarebbero benefizi e gloria per tutti. Ma due nazioni che non sono d’accordo in merito a tante questioni fondamentali sulla Terra potrebbero far causa comune per la Luna? Come minimo, è un’idea che richiederà molto tempo per abituarsi a considerarla.
E’ stato stabilito il 1968 come possibile data dell’impresa. […] Cresce la convinzione che gli Stati Uniti […] vi riusciranno prima dell’Unione Sovietica. […] Perché? […]
In un’economia che ha molti settori deficitari, i dirigenti sovietici sembrano costretti a una scelta tra “razzi o trattori”. […] Un’occhiata all’accelerato programma lunare degli Stati Uniti mostra quanto siano elevati gli stanziamenti disposti, e spiega forse perché i Sovietici non vogliono o non possono disporre degli uomini e dei mezzi necessari a conquistare la vittoria. […] Circa 435.000 persone fra uomini e donne – ingegneri e tecnici, operai e impiegati – saranno mobilitati nell’ambito della NASA e dell’industria privata. Alla fine la miriade d’attrezzature interesserà almeno 10.000 ditte.
[…] “Anche senza la gara fra Est e Ovest” dice Holmes (capo del programma lunare della NASA) “ credo che l’America vorrebbe arrivare ugualmente sulla Luna. Il periodo che viviamo è simile all’inizio della rivoluzione industriale”. […] i benefizi tecnologici accessori che sorgono dal programma spaziale attraverso la creazione di nuove industrie e di nuovi servizi [….] sono tanto evidenti che alcuni commentatori sono arrivati a dire che se non ci fossero i Russi, come rivali, bisognerebbe inventarli.
Naturalmente, se le due parti in gara si mettessero insieme e dividessero tra loro l’immane costo, ci sarebbero benefizi e gloria per tutti. Ma due nazioni che non sono d’accordo in merito a tante questioni fondamentali sulla Terra potrebbero far causa comune per la Luna? Come minimo, è un’idea che richiederà molto tempo per abituarsi a considerarla.
Edwin Diamond e H.T. Simmons, “Selezione dal Reader’sDigest” (luglio 1962)
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