ATLANTIC - 8060
Quando suonano o
cantano il "madison", i loro corpi sembrano sotto l'effetto di una scarica
elettrica. È una musica ad alto voltaggio, una specie di elettroshock che
corre sul filo del pentagramma. Carl Holmes ed i suoi Commanders sono
giustamente considerati i "grandi sacerdoti" della danza oggi di moda.
Quando arrivarono in Italia, [nell'estate del
'62] il madison era sconosciuto anche agli esperti più aggiornati di "dolce
vita" notturna. Giunsero da noi sulla scia del successo riscosso al celebre
"Peppermint Lounge" di New York: quasi un tempio consacrato al culto dei balli
più moderni. Nel nostro paese, conquistarono subito proseliti: ai
villeggianti della Versilia prima, ai nottambuli milanesi poi, piacque il loro
curioso modo di suonare (un irresistibile cocktail di musica, canto e danza) il
loro ritmo irresistibile, la comunicativa, l'umorismo che sanno mettere in tutte
le esecuzioni.
Se il madison ha attecchito anche il Italia, il
merito è in gran parte di questo scatenato complesso, che considera la
professione come una missione, e la canzone come un messaggio. Insieme ad Al
Brown, inventore della pittoresca danza (il suo "Madison time" è ormai su tutti
i giradischi più "a la page") Carl Holmes può considerarsi un "antemarcia" del
madison.
Basso, volto aperto e simpatico, eternamente
sorridente, Carl Holmes è una vedetta della musica leggera negra. Nato a
Filadenfia venticinque anni fa, da ragazzo era uno studente modello e (così
riferiscono attendibili biografi), un calciatore provetto. Poi, trovata una
chitarra, la musica ebbe il sopravvento e, nel 1959, insieme al fratello John,
formò l'attuale complesso. Pochi mesi dopo, quando l'orchestra marciava ormai
spedita ed affiatata, conquistò il favore dei giovanissimi newyorkesi. Infine,
col madison, il grande successo. Se il "Peppermint Lounge" era il regno di
Chubby Cheker, Carl Holmes dopo una scrittura vantaggiosa nello stesso locale,
forse per dimostrare che non temeva confronti, passò ad uno dei più eleganti
club di New York: il "Round Table" [...]
Rodolfo d'Intino
(TV sorrisi
e canzoni, 13 gennaio 1963)
Side a)
- Mashed potatoes (rozier)
- Ain't got no money (millinder-glover-mundy)
- Stand by me ( king-glick)
- New Orleans (guida-royster)
- Good good lovin' (shubert-brown)
Side b)
- I can't sit down (sherman-keller)
- Lonely winds (pomus-shuman)
- Twist it baby (robinson)
- Roundtable twist (lewis)
- Shout (Isley brothers)
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