Adriano Celentano segue l'esempio di Frank Sinatra e diventa industriale del disco: crea una casa fonografica scritturando un gruppo di giovani cantanti che amano farsi chiamare - proprio come quelli di Sinatra - il "clan di Celentano". Ricki Gianco, Guidone, Miki del Prete, Don Backy e naturalmente lo stesso Celentano, formano dunque la piccola e compatta "equipe" che incide per l'etichetta "Clan Celentano". Adriano aveva pensato in un primo tempo di battezzare la sua casa discografica "Caramba": l'aveva pensato e detto: un industriale più svelto di lui, lo ha prevenuto stampando in un batter d'occhio vecchi dischi del rockenrollista con la etichetta "Caramba". Celentano allora, è stato costretto a mutar nome alla sua casa discografica, che adesso si intitola appunto: "Il Clan di Celentano"
("SETTENOTE" - maggio 1962)
L' "(...) industriale più svelto di lui (...)" è Walter Gürtler (patron della Jolly, ex-etichetta del "Molleggiato"), che con questa etichetta editò gli ultimi brani che Celentano aveva inciso per lui.
RispondiEliminaciao , annunziato, tutto giusto, ma incise non gli ultimi brani , ma soloi il singolo CIAMO AMORE-VELENO ....
RispondiEliminaciao simone