[...] Tra le tante cose che lo
Stato italiano in questi quindici anni ha lasciato deperire ci sono, accanto
alla scuola pubblica, agli ospedali, alla ricerca scientifica, anche i trasporti
pubblici e in particolare le ferrovie. Mentre le ferrovie
decadevano, l'industria automobilistica fioriva. C'è tra questi due
fenomeni un rapporto evidente di causalità. Chi assume oggi come
argomento contro la gestione diretta da parte dello Stato d'imprese industriali
la situazione di disordine delle ferrovie, trascura volutamente quest'aspetto
del problema che è alla radice dell'invecchiamento tecnico e del dissesto
economico dell'azienda ferroviaria. Ma accanto a quest'aspetto della
questione ce n'è un altro non meno importante, ed è quello che concerne i
rapporti tra la pubblica amministrazione ed i suoi concessionari. [...] I
servizi che tali concessionari hanno reso sono stati di pessima qualità; per di
più essi sono stati anche estremamente onerosi per il Tesoro, comportando
continui esborsi non giustificati dall'efficienza delle prestazioni. In
fine l'esistenza di questi interessi privati ha determinato una serie di
pressioni e d'interferenze cui l'amministrazione pubblica è permanentemente
sottoposta nel settore dei trasporti, così come, sia pure su ben più vasta
scala, avviene negli altri grandi servizi di pubblica utilità: energia
elettrica, navigazione marittima, acqua e gas, ecc.
Viviamo in uno Stato la cui
organizzazione burocratica è ridotta ormai un colabrodo; le maglie di controllo
che dovrebbero impedire agli interessi privati d'insinuarsi e di deformare
l'interesse pubblico sono paurosamente allentate e ne abbiamo ogni giorno la
clamorosa dimostrazione. In queste condizioni la concessione ai
privati dei servizi di pubblica utilità diventa il peggiore dei regimi: una
mezzadria nella quale le perdite vengono socializzate e i profitti finiscono
invece nelle tasche dei concessionari. [...] Forse uno Stato forte e autorevole
può consentirsi di concedere alcuni pubblici servizi ai privati.
Uno Stato debole e corrotto non può se non vuole sottoporsi a fenomeni di
corruzione[...]
Anna Maria Guarnieri è la protagonista, a fianco di Giorgio De Lullo e con la Compagnia dei Giovani, di «Giulietta e Romeo» di Shakespeare, che andrà in onda sul Secondo Programma radio. La Guarnieri che si rivelò attrice di prosa nel 1954 e che ha portato sui palcoscenici italiani la dolente e patetica figura di Anna Frank, affronta per la prima volta l'impegnativo ruolo nell'immortale testo scespiriano.
FRA DODICI MESI SCRIVEREMO QUESTA CRONACA ?
GENNAIO
[…] come un fulmine a ciel sereno, giunge imprevista una protesta del ministro Gonella contro la TV, accusata di presentare ballerine poco vestite e di far propaganda comunista. […]
[…] come un fulmine a ciel sereno, giunge imprevista una protesta del ministro Gonella contro la TV, accusata di presentare ballerine poco vestite e di far propaganda comunista. […]
FEBBRAIO
[…] l’atmosfera lieta viene turbata da un’inattesa nota del ministro Gonella che invita la TV ad un maggiore rispetto per la imminente Quaresima e ad un maggiore equilibrio politico.
[…] l’atmosfera lieta viene turbata da un’inattesa nota del ministro Gonella che invita la TV ad un maggiore rispetto per la imminente Quaresima e ad un maggiore equilibrio politico.
MARZO
[…] La RAI-TV, è sottosopra […] per una secca nota del ministro Gonella che protesta per il sinistrismo politico del telegiornale e per il “libertinaggio” degli spettacoli televisivi.
[…] La RAI-TV, è sottosopra […] per una secca nota del ministro Gonella che protesta per il sinistrismo politico del telegiornale e per il “libertinaggio” degli spettacoli televisivi.
APRILE
[…] Il ministro Gonella non è ancora soddisfatto dell’orientamento politico dei telegiornali e della lunghezza dei mutandoni che vengono fatti indossare alle tele-ballerine, ed invia un accorato grido di dolore alla direzione generale della RAI-TV.
[…] Il ministro Gonella non è ancora soddisfatto dell’orientamento politico dei telegiornali e della lunghezza dei mutandoni che vengono fatti indossare alle tele-ballerine, ed invia un accorato grido di dolore alla direzione generale della RAI-TV.
MAGGIO
C’era da aspettarselo: la prima astronave si è posata sulla superficie della luna. L’annuncio, però, non viene da Mosca come tutti immaginavano, bensì da Pekino. Il contraccolpo in tutto il mondo euro-americano è addirittura drammatico. I cinesi, con questa impresa, dimostrano di essere in grado, grazie ai loro perfettissimi strumenti di precisione, di bombardare le cupole del Kremlino o quella più piccola della Casa Bianca. Le Nazioni Unite si riuniscono in sessione plenaria nel Palazzo di Vetro per discutere una proposta albanese di ammissione della Cina di MAO all’ONU. Gli Stati Uniti votano a favore; l’URSS pone il veto. A New York, Krusciov e Kennedy si incontrano per discutere un patto di non aggressione e di reciproca assistenza in caso di attacco da parte di una potenza non associata. […]
Il ministro Gonella richiamandosi alla nuova grave situazione venutasi a creare nel mondo dopo la conquista della luna da parte dei cinesi, esorta i servizi informativi della nostra TV ad abbandonare la loro deprecata posizione di apertura a sinistra, e si augura che la sezione e varietà e rivista, “più sensibile all’austerità del momento”, eviti gli ormai consueti, spettacoli “sconci e corruttori”
C’era da aspettarselo: la prima astronave si è posata sulla superficie della luna. L’annuncio, però, non viene da Mosca come tutti immaginavano, bensì da Pekino. Il contraccolpo in tutto il mondo euro-americano è addirittura drammatico. I cinesi, con questa impresa, dimostrano di essere in grado, grazie ai loro perfettissimi strumenti di precisione, di bombardare le cupole del Kremlino o quella più piccola della Casa Bianca. Le Nazioni Unite si riuniscono in sessione plenaria nel Palazzo di Vetro per discutere una proposta albanese di ammissione della Cina di MAO all’ONU. Gli Stati Uniti votano a favore; l’URSS pone il veto. A New York, Krusciov e Kennedy si incontrano per discutere un patto di non aggressione e di reciproca assistenza in caso di attacco da parte di una potenza non associata. […]
Il ministro Gonella richiamandosi alla nuova grave situazione venutasi a creare nel mondo dopo la conquista della luna da parte dei cinesi, esorta i servizi informativi della nostra TV ad abbandonare la loro deprecata posizione di apertura a sinistra, e si augura che la sezione e varietà e rivista, “più sensibile all’austerità del momento”, eviti gli ormai consueti, spettacoli “sconci e corruttori”
AGOSTO
[…] accurata nota del ministro Gonella il quale esorta i responsabili dei programmi TV […] di arginare il dilagante sinistrismo nel mondo richiamandosi agli intramontabili principi assolutistici dei grandi Stati nel periodo illuministico.
[…] accurata nota del ministro Gonella il quale esorta i responsabili dei programmi TV […] di arginare il dilagante sinistrismo nel mondo richiamandosi agli intramontabili principi assolutistici dei grandi Stati nel periodo illuministico.
SETTEMBRE
L’autunno porta una notizia che ridà speranza alle trecentomila e più coppie “irregolari” che vivono oggi nel nostro Paese. Con la riapertura delle Camere viene discussa ed approvata al Senato la legge sul piccolo divorzio presentata nel 1959 […]. Per ora, secondo la nuova legge, il divorzio viene concesso se: uno dei due coniugi è emigrato all’estero e si è costituito una nuova famiglia; se il marito o la moglie è stato condannato all’ergastolo; oppure se uno dei due coniugi ha tentato di uccidere l’altro.
Dopo l’approvazione della legge, i tribunali dello Stato giudicano per direttissima i casi di divorzio e così, con nuovi matrimoni, una grande parte dei duecentomila bambini senza genitori ritrova finalmente una famiglia legittima.
Naturalmente il ministro Gonella invia alla TV una vibrata protesta contro il telegiornale che ha dato rilievo alla notizia sul piccolo divorzio e telefona personalmente ad un dirigente della sezione varietà e rivista invitandolo a non far passare in TV Frank Sinatra reo di aver divorziato due volte. […]
L’autunno porta una notizia che ridà speranza alle trecentomila e più coppie “irregolari” che vivono oggi nel nostro Paese. Con la riapertura delle Camere viene discussa ed approvata al Senato la legge sul piccolo divorzio presentata nel 1959 […]. Per ora, secondo la nuova legge, il divorzio viene concesso se: uno dei due coniugi è emigrato all’estero e si è costituito una nuova famiglia; se il marito o la moglie è stato condannato all’ergastolo; oppure se uno dei due coniugi ha tentato di uccidere l’altro.
Dopo l’approvazione della legge, i tribunali dello Stato giudicano per direttissima i casi di divorzio e così, con nuovi matrimoni, una grande parte dei duecentomila bambini senza genitori ritrova finalmente una famiglia legittima.
Naturalmente il ministro Gonella invia alla TV una vibrata protesta contro il telegiornale che ha dato rilievo alla notizia sul piccolo divorzio e telefona personalmente ad un dirigente della sezione varietà e rivista invitandolo a non far passare in TV Frank Sinatra reo di aver divorziato due volte. […]
DICEMBRE
Grazie ad un satellite lanciato da americani e sovietici, è possibile finalmente realizzare un ambizioso e grandioso progetto: la “Globevision”. Vale a dire il collegamento tra le TV europee, americane, giapponesi e sovietiche.
[…] A tarda notte il ministro Gonella chiama insistentemente il centralino della RAI-TV intendendo manifestare il suo disappunto per l’apparizione del balletto sovietico sui nostri teleschermi. […]
Grazie ad un satellite lanciato da americani e sovietici, è possibile finalmente realizzare un ambizioso e grandioso progetto: la “Globevision”. Vale a dire il collegamento tra le TV europee, americane, giapponesi e sovietiche.
[…] A tarda notte il ministro Gonella chiama insistentemente il centralino della RAI-TV intendendo manifestare il suo disappunto per l’apparizione del balletto sovietico sui nostri teleschermi. […]
Valeria Fabrizi sta girando, negli « studios » di Milano, il film « Il medico delle donne », insieme a Gino Bramieri. Cominciano a sorgere, a Milano, le società cinematografiche; gli industriali lombardi pongono mano al portafogli: si sono accorti che il cinema può essere un buon affare.
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